Gela. L’Ast fa la “cresta” sugli studenti universitari che per tornare da Palermo sono costretti a sostenere il costo del biglietto intero, pur scendendo sessanta chilometri prima del capolinea.
La fermata non è istituzionalizzata e per questo il prezzo deve essere corrisposto per intero. L’autobus che garantisce il servizio di trasporto pubblico extraurbano parte da Palermo e effettua una sola sosta di “favore” presso il piazzale dell’unico distributore di carburanti della strada statale 626, a pochi chilometri dal bivio Judeca.
Non è prevista nessuna corsa di collegamento con i comuni di Butera e Mazzarino mentre per Riesi si può ricorrere ai mezzi della ditta Sais con un’unica partenza alle 6 del mattino e un prezzo del biglietto di 11,50.
“Siamo costretti a pagare un biglietto di euro 12,80 relativi al prezzo per intero della tratta Palermo-Vittoria – spiegano gli studenti universitari Filippo Chimera e Alessio Bunetta – nonostante la nostra corsa finisca due ore prima del capolinea, in un’area non consentita. Con esattezza, l’autobus dell’Ast effettua una breve sosta per consentire ai passeggeri un piccolo break nel piazzale del distributore di carburanti Q8, lungo la strada statale 626 nei pressi dello svincolo Judeca.
Per tornare a casa siamo costretti a organizzarci, chiedendo passaggi ad amici, parenti o semplici passanti. Abbiamo chiesto all’Ast di istituire la fermata di Judeca e pagare un prezzo ridotto, in attesa che qualcuno decida di dirottare il servizio gommato Ast anche nei comuni di Butera, Riesi e Mazzarino”.