Gela. Le maglie sudate, il caldo soffocante, quella scritta (uniti nel tuo ricordo) che campeggiava in ogni t-shirt e quella foto con il volto sorridente.
Giuseppe Lauretta è stato ricordato nel suo mondo, quello salesiano, con la sua voglia di vivere, in mezzo ai giovani, agli amici, alle sorelle ai suoi fratelli. Un anno fa Giuseppe ha lasciato la vita terrena, ucciso da un male improvviso che lo ha portato via mentre era in viaggio di nozze. I genitori, Giusy e Damiano, le sorelle Alessandra, Francesca, Carola, Carmen, i fratelli Marco e Gabriele (nella foto), lo hanno voluto ricordare con tre giorni di eventi. Ieri il calcetto al Pala Don Bosco, oggi il raduno di auto d’epoca, domani la messa per ricordare la sua memoria. L’oratorio era pieno di giovani, colorati e festosi. La commozione si toccava con mano, soprattutto quando papà Damiano prima della premiazione delle squadre ha ricordato a tutti di stare più vicino a Dio, che è il nostro futuro. E dalla tribunetta è partito il coro da stadio “Giuseppe… Giuseppe”.
E’ stato un pomeriggio di festa. Lo sarà anche in futuro. Rimane la tristezza e l’angoscia per il distacco improvviso ma la consapevolezza di un amore infinito che non passerà mai.
