Gela. Il regolamento del consiglio dell’Unione dei Comuni verrà formalizzato dall’aula dopo il periodo festivo. In settimana, i nove consiglieri, in rappresentanza delle assisi di Gela, Niscemi e Butera, si sono riuniti, in seduta ufficiale. Tutti gli articoli del regolamento sono stati vagliati. L’attesa per il voto finale si è resa necessaria così da permettere al consigliere Paola Giudice (assente per ragioni personali) di esporre i contenuti di un proprio emendamento ad uno degli articoli. Il presidente Carlo Romano e gli altri esponenti dell’assise dell’Unione hanno dato l’assenso alla soluzione.
L’aula, inoltre, deve ancora affrontare la strategia dei progetti finanziabili con la programmazione 2021-2027, affidata al coordinatore Antonino Collura. E’ attualmente al vaglio degli uffici regionali. I consiglieri hanno insistito per un confronto con il dirigente, senza un voto a prescindere. Proprio l’Unione dei Comuni è stata strutturata nell’ottica del ciclo dei finanziamenti. Gela è capofila sulla scorta dell’esperienza già acquisita con “Agenda Urbana”. Nel ciclo 2021-2027, il budget ammonta a non meno di settanta milioni di euro per progetti da realizzare nei tre Comuni. Anche in questo caso, sarà importante non perdere terreno prezioso e rispettare le scadenze imposte dalla Regione. Ad oggi, Palazzo di Città ha dovuto fare i conti con gli obiettivi non raggiunti attraverso “Agenda urbana” (non è da escludere che diversi progetti possano transitare nella nuova programmazione). Più spiragli si intravedono per “Qualità dell’abitare”, con scadenza 2026. “Riqualificazione urbana” sta invece assicurando progetti come la riqualificazione di Montelungo (già appaltata) e quella del secondo tratto del lungomare Federico II di Svevia, che dovrebbe essere garantita senza sorprese. Senza queste voci di finanziamento ipotizzare la realizzazione di opere pubbliche sarebbe stato praticamente impossibile, a maggior ragione con il Comune in dissesto. Anche la prossima amministrazione non potrà sottovalutare il tema.