Gela. La nuova programmazione dei finanziamenti 2021-2027, per il territorio passa dall’Unione dei Comuni e dall’Area urbana funzionale. Potenzialmente, Gela, Niscemi e Butera, possono ambire a stanziamenti per i progetti fino a circa ottanta milioni di euro. Prima di tutto, l’Unione dei Comuni deve operare a pieno regime. L’avvento in municipio del nuovo segretario generale Giovanni Curaba sta dando un impulso in più. È proprio lui a ricoprire l’incarico analogo per l’Unione dei Comuni e con il nuovo organigramma, appena approvato dalla giunta Fua, porterà avanti pure l’area Affari generali attraverso la direzione dell’Unità gestione amministrativa. Il presidente dell’Unione Massimiliano Conti e gli altri componenti della giunta, i sindaci Terenziano Di Stefano e Giovanni Zuccala’, hanno messo le loro firme sulla composizione rivista dell’organigramma. Ne fanno parte inoltre il dirigente comunale Maria Concetta Bonfirraro, che si occuperà dell’area finanziaria, l’architetto Antonino Collura, a sua volta dirigente dell’ente e coordinatore tecnico, e i funzionari, sempre del Comune di Gela, Crocifisso Emmanuello e Alberto Cilia. L’Unione, ormai due anni fa, venne formalizzata tra le prime in Sicilia. Da allora, anche a causa di tempi lunghi della Regione, ben poco si è mosso, salvo la costituzione del consiglio dell’Unione, del quale fanno parte tre consiglieri per ogni Comune. La delibera che definisce il nuovo organigramma è stata approvata. L’Unione necessita di personale e di professionisti che dovranno occuparsi della fase istruttoria di tutti i progetti e in gran parte arriveranno dalla selezione nazionale conclusa.
Tra venerdì e i primi giorni della prossima settimana, attraverso una verifica con i riferimenti regionali, i tre Comuni presenteranno i primi elenchi dei progetti da destinare ai finanziamenti. Dovranno corrispondere alle linee dettate dalle misure messe in campo dalla Regione. Non è da escludere che si possano recuperare alcuni progetti che non hanno visto la luce in altri programmi di finanziamento. Risorse economiche scarse e il poco personale sono i due punti deboli dell’attuale Unione. I sindaci e la burocrazia del Fua vogliono arrivare ai finanziamenti per non perdere possibilità importanti. La strada non sarà né breve né semplice.