Gela. Ritardi, disimpegni e precise responsabilità sull’interramento delle dighe e della crisi dell’agricoltura sono stati denunciati nel corso di un vertice che si è svolto a Palermo. L’iniziativa è stata promossa dalle organizzazioni professionali Cia e Upa, insieme agli agricoltori in ordine alla grave situazione delle dighe.
L’incontro è stato sollecitato anche dai deputati Arancio e Federico, con la terza commissione dell’assemblea regionale Affari produttivi. Presenti, oltre ai membri della terza commissione, presieduta da Marziano, l’assessore all’agricoltura Cartabellotta, il responsabile delle dighe Greco, il direttore del Consorzio di Bonifica Caruso, i deputati Arancio e Federico, Costa e Seca per l’amministrazione comunale di Gela e una delegazione di imprenditori agricoli capeggiati da Liborio Scudera, Rocco D’Arma e Salvatore Susino, rappresentati dal Presidente della CIA di Gela Salvatore d’Arma. Proprio quest’ultimo ha denunciato i pericoli che incombono nel territorio a causa dell’interramento della diga Comunelli , della criticità sulla diga Disueri e del malfunzionamento dell’interconnessione tra Disueri e Cimia. D’Arma ha posto quindi la necessità di intervenire con urgenza per consentire maggiore possibilità d’invaso nella diga Comunelli nonché certezze sul futuro della diga Disueri anche alla luce di nuovi insediamenti produttivi. Si è stabilito la costituzione di una task-force composta da dirigenti dei dipartimenti agricoltura ed Energia, dai resp. Del Consorzio di Bonifica n° 5 , dai rappresentati Istituzionali di Gela e Niscemi e delle Organizzazioni Professionali, per attivare tutti i meccanismi possibili per l’emergenza e predisporre un programma di fattibilità progettuale e finanziario per tutte le opere necessarie. Per l’immediato si è deciso una graduale rimozione dei fanghi della diga Comunelli e il mantenimento costante di acqua disponibile , utilizzando l’apporto della condotta Rizzuto. Entro due mesi si completeranno i sondaggi sulla diga Disueri. Si è ribadito nel mese di Ottobre, per gli usi civili si utilizzerà esclusivamente l’acqua della diga Ragoleto.