Gela. Una rete civica più ampia e che possa mettere insieme entità marcatamente territoriali, soprattutto a livello locale. I dirigenti di “Una Buona Idea”, il movimento fondato tra gli altri dal primo cittadino Terenziano Di Stefano, da qualche tempo stanno cercando di sondare alcuni punti cardine per estendere i confini, sia della struttura sia del progetto fuori dai partiti. Il dialogo è in corso con gli esponenti di “Idee e partecipazione”, che hanno supportato la coalizione del primo cittadino, alle amministrative anche con candidati nella lista Mpa. “Stiamo parlando con “Una Buona Idea” – spiega Emanuele Antonuzzo – ci interessa una prospettiva civica che è assolutamente aperta. Interlocuzioni sono in corso con il gruppo del sindaco ma anche con “Futura”, a Caltanissetta, fondata dall’ex primo cittadino Ruvolo, che esprime un consigliere comunale. Devo dire che i contatti vengono mantenuti con il professore Maurizio Caserta, che a Catania è ormai capogruppo del Pd ma ha sempre avuto una propensione civica, e con il sindaco di Palermo Lagalla, che a sua volta è alla testa di un movimento civico, collocato però nel centrodestra”. L’intesa tra “Una Buona Idea” e l’entità che si rifà, tra gli altri, ad Antonuzzo e all’ex assessore Fortunato Ferracane, sembra avere le basi per andare avanti, così da coinvolgere altri pezzi fuori dai partiti. “Stiamo lavorando, come “Idee e partecipazione”, a una serie di iniziative – sottolinea Antonuzzo – vorremo partire da un dibattito pubblico su civismo e politica dal basso, nei territori. I temi per noi sono importanti. Mi riferisco all’alta formazione e all’università in città, al miglioramento della rete sanitaria ma anche a un rilancio dell’archeologia, sia antica sia moderna”.
Ci saranno certamente ulteriori occasioni di confronto. Anche in giornata era previsto un incontro informale tra esponenti civici che potrebbero ritrovarsi lungo la stessa strada, in una città che ha eletto un sindaco fuori da partiti, seppur sostenuto dai gangli di un “modello Gela” che proprio dai partiti dell’area progressista non pare poter prescindere.