Gela. L’associazione Aria Nuova ha preannunciato la costituzione di parte civile, nel dibattimento che deve ancora essere aperto. Nessun legale, invece, è stato incaricato dal Comune. A processo, davanti al giudice Tiziana Landoni, sono finiti l’ex direttore generale del Comune Renato Mauro e sette dipendenti dell’ente. Tra le accuse, quella di truffa. Per i pm della procura e per i finanzieri, cinque anni fa gli imputati avrebbero ottenuto compensi ulteriori, ma per ore di straordinario mai svolte. Dopo il rinvio a giudizio, oltre che per Mauro, il dibattimento si aprirà per Rosaria Bevilacqua, Patrizia Bucceri, Luigi Buttiglieri, Lucia Severini, Salvatore Lombardo, Silvia Triberio e Grazia Catavorello. L’avvocato Salvo Macrì, che assiste l’associazione Aria Nuova, ha preannunciato la volontà del presidente Saverio Di Blasi di costituirsi parte civile. L’indagine partì proprio da un esposto presentato da Di Blasi, che denunciò una serie di presunte anomalie nel calcolo delle ore lavorative. In quel periodo, tutti gli imputati erano in servizio nello stesso settore del municipio e l’ingegnere Renato Mauro avrebbe autorizzato il riconoscimento dei presunti straordinari gonfiati.
Le difese hanno già comunicato di volersi opporre alla costituzione di parte civile dell’associazione Aria Nuova. Il giudice Landoni ha comunque deciso di riservarsi, prima di decidere e dare il via al dibattimento. Tutti i legali degli imputati (gli avvocati Giacomo Ventura, Giuseppe Cascino, Giuseppe Condorelli, Claudio Cricchio e Maria Elena Ventura), già davanti al gup, hanno ribadito la regolarità delle procedure adottate in municipio. Il giudizio dovrebbe aprirsi a luglio.