Gela. Lascia il carcere di contrada Balate e avrà soltanto l’obbligo di non recarsi a Butera, dove due giorni fa è stato arrestato dai carabinieri del reparto territoriale.
L’operaio gelese quarantottenne Antonio Celidonio, difeso dall’avvocato Giacomo Ventura, è accusato di aver avuto la disponibilità di una pistola calibro 7,65 e di novantasette proiettili, tutti detenuti senza alcuna autorizzazione.
I carabinieri l’hanno scoperto dopo essere intervenuti nella sua abitazione di Butera per cercare di sedare una lite familiare. Davanti al giudice delle indagini preliminari, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, ha dichiarato di aver casualmente trovato la pistola e di averla conservata in casa. Da tempo, Celidonio lavoro fuori dalla Sicilia.