Gela. Alternativi alla giunta Di Stefano, almeno fino a quando “non verranno superate le troppe contraddizioni politiche”. Miguel Donegani, fondatore del laboratorio “PeR” lo ha spiegato facendo una summa del percorso condotto dal gruppo, fuori dai partiti ufficiali del fronte progressista. “Non possiamo sostenere una giunta al cui interno ci sono espressioni del centrodestra come l’Mpa, che in Regione è alleato del governatore Schifani, a sua volta sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia – ha detto nel suo intervento durante l’inaugurazione della nuova sede del movimento in via Romagnoli – siamo pronti a dare una mano purché il sindaco superi questo modello spurio. Ho l’impressione che il primo cittadino voglia spostare l’asse dal centrosinistra al centrodestra. La nomina all’Oiv di un professionista candidato alle amministrative con Forza Italia è in continuità con questa linea. Non a caso, FI fa intendere che l’opposizione sarà sempre costruttiva, quasi a voler mettere le mani avanti”. “PeR” si struttura pure come ente di formazione politica e non solo (è in essere l’iter di accreditamento) ma va avanti sul solco di quanto fatto fino ad oggi. “Alle amministrative – ha continuato Donegani davanti al gruppo del laboratorio – abbiamo ottenuto un risultato migliore di partiti nazionali come M5s e Iv. Abbiamo superato l’Mpa e in giunta ci sono partiti che messi insieme non arrivano ai nostri voti. Siamo la seconda lista nel campo progressista. Per coerenza, abbiamo detto no a candidati esterni che ci avrebbero permesso di avere un’affermazione anche migliore”. Il gruppo attende l’esito del ricorso per un seggio in consiglio, che non ha ottenuto, “a seguito di una legge elettorale antidemocratica”.
I temi non sfuggono al laboratorio politico e così è stata rilanciata l’esigenza di un’operazione trasparenza sui disservizi idrici, considerati inaccettabili. “Non possiamo assistere, inoltre, al taglio costante di finanziamenti”, ha indicato il segretario Francesco Liardo. “C’è chi parla solo di posti in giunta e assessorati, noi invece diamo spazio ai cittadini e ai loro bisogni. Il sistema sanitario locale va rafforzato. Basta prese in giro”, ha rimarcato Donegani. “PeR” non si trincera, seppur la visione dei primi cento giorni della giunta Di Stefano è piuttosto critica. “Sciolga le contraddizioni politiche con il centrodestra e una mano gliela daremo sui temi – ha concluso Donegani – siamo pronti a parlare con il Pd, con il Movimento cinquestelle e con Italia Viva ma senza rinunciare alla nostra coerenza. Il campo progressista deve essere potabile e non ci interessano innesti di centrodestra”. “PeR” riparte dall’esperienza che ha portato alle amministrative e cercherà di esserci su più livelli, compresi quelli regionali e nazionali “in federazione con altri gruppi”.