Gela. Non avrebbe avuto alcun ruolo nel presunto sequestro di persona scoperto dai carabinieri negli scorsi giorni. Gli interrogatori. Così, lascia gli arresti domiciliari e ritorna in libertà il cinquantasettenne Salvatore Fusco. L’uomo si trovava a bordo dell’auto sulla quale sarebbe stata caricata a forza una donna. Insieme a lui, c’erano Francesco Fusco, ex marito della donna, e Carlo Fusco, uno dei figli della coppia. I tre sono stati arrestati nella zona di Montelungo dopo l’arrivo dei carabinieri, intanto allertati da una telefonata di una familiare che, al momento dei fatti, si trovava insieme alla donna. Misure confermate, invece, per Francesco Fusco, attualmente detenuto nel carcere di Balate, e Carlo Fusco, sottoposto a sua volta agli arresti domiciliari. I tre, nelle scorse ore, sono stati sentiti davanti al giudice delle indagini preliminari Lirio Conti. Hanno tutti ridimensionato quanto accaduto. Per Francesco e Carlo Fusco, padre e figlio, si sarebbe trattato solo di un tentativo di chiarimento con la donna, dopo periodi di forte tensione culminati con la separazione. Entrambi sono assistiti dall’avvocato Paola Carfì che ha comunque chiesto una revoca delle misure impostegli. Difeso dall’avvocato Giovanni Cannizzaro, invece, Salvatore Fusco ha escluso di essere stato a conoscenza delle intenzioni dei due parenti. Il legale, non a caso, ha insistito per ottenere la revoca della misura cautelare. La donna sarebbe stata costretta a salire in auto mentre si trovava a Macchitella. Il cinquantasettenne avrebbe confermato di aver assistito inerme a quanto stava accadendo, senza potersi opporre. In più occasioni, negli ultimi mesi, la donna al centro della vicenda aveva segnalato veri e propri casi di stalking da parte dell’ex consorte. Assistita dall’avvocato Davide Limoncello, seguirà l’intero procedimento.
