Gela. Al settimo mese di gravidanza, ha perso il bambino che aveva
in grembo e i familiari di una giovane donna, una trentenne, ad iniziare dal marito, hanno presentato una denuncia. 
La denuncia. Negli scorsi giorni, è stata effettuata l’autopsia sul feto, dopo l’avvio di un’indagine da parte dei pm della procura. I magistrati vogliono probabilmente risalire alle cause di una morte che la giovane donna e i familiari collegherebbero ad un possibile errore medico. Sarebbero almeno tre gli indagati, tutti sanitari dell’ospedale Vittorio Emanuele. 
L’autopsia sul feto è stata eseguita dall’esperta nominata proprio per ricostruire le cause di una morte, comunicata alla madre direttamente in ospedale. Solo il giorno precedente, la donna si era recata al Vittorio Emanuele, lamentando il fatto di non sentire più movimenti interni del feto. Dopo alcuni accertamenti, sarebbe stata rassicurata dai medici. Dopo ventiquattro ore, stessa scena, ma questa volta i sanitari del nosocomio di Caposoprano hanno accertato la morte del feto. 
Le operazioni tecniche sono state effettuate nel cimitero di Farello e il perito avrà novanta giorni di tempo per depositare una relazione. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Luigi Lo Valvo. Alle operazioni peritali stanno partecipando tutte le parti interessate, compresi i familiari della donna, rappresentati dagli avvocati Dionisio Nastasi, Giuseppe Ferrara e Roberto Nastasi.
