Gela. “Gli interventi di messa in sicurezza dell’intera fascia che va dall’orto Pasqualello all’area delle mura timoleontee vanno completati e integrati”.
Il grande parco lineare. Il presidente dell’ordine regionale dei geologi Giuseppe Collura non abbassa la guardia davanti al rischio idrogeologico che continua ad incombere soprattutto su alcune aree della città. “Da quello che mi risulta – spiega – sul costone della bretella stradale Borsellino non sono state registrate attività dinamiche. In sostanza, almeno allo stato attuale, non dovrebbe sussistere alcun rischio di crollo. Bisogna, invece, ripristinare il sistema di drenaggio. Il fatto che arrivi acqua fino in strada, è sintomo che qualcosa non va per il verso giusto. Non c’è il necessario drenaggio”. Il progetto di grande parco lineare che avrebbe dovuto collegare proprio la zona ricompresa tra l’orto Pasqualello e l’area delle mura timoleontee di Caposoprano è rimasto solo sulla carta.
“Che fine ha fatto il progetto per il rifacimento dell’orto Pasqualello?”. “Gli interventi in quest’area – spiega Collura – devono essere armonizzati. Non si può lavorare solo su progetti a compartimento stagno. E’ possibile recuperare un polmone essenziale per la città che può collegare la città al mare. Mi chiedo, a questo punto, che fine abbia fatto il progetto per il rifacimento dell’orto Pasqualello. C’erano fondi per oltre sei milioni di euro. Sono ancora a disposizione?”. L’ordine regionale, a detta dello stesso Collura, si mette a disposizione dell’amministrazione comunale per qualsiasi tipo di collaborazione. “I lavori per la mitigazione del rischio idrogeologico nel costone che si affaccia sul porto rifugio – conclude – sono un esempio di come si dovrebbe intervenire, riaprendo camminamenti e mettendo in sicurezza. Bisogna, però, proseguire e restituire tutta quella fascia alla città”.