Gela. Non c’è ancora una data precisa, ma dopo ventidue mesi di prigionia, lo studente dell’Università di Bologna, Patrick Zaki, sarà scarcerato. Una notizia che si è diffusa in giornata e che rappresenta un primo passo, dopo una mobilitazione generale, che è arrivata anche in città. I consiglieri comunali di “Una Buona Idea”, Davide Sincero e Rosario Faraci, lo scorso giugno avevano ottenuto il voto favorevole dell’assise civica alla mozione, che impegna l’amministrazione a concedergli la cittadinanza onoraria. “A maggior ragione a seguito della notizia di oggi – spiegano i due consiglieri – riteniamo che l’amministrazione comunale debba dare seguito alla decisione del consiglio comunale. Il riconoscimento di una cittadinanza onoraria allo studente egiziano è simbolo di civiltà, tutela dei diritti umani e rispetto per chi deve patire decisioni ingiuste e calate dall’alto, solo per aver manifestato il proprio pensiero”. “Oggi Patrick Zaky è divenuto un simbolo della lotta universale contro la privazione del diritto alla libertà, contro la violazione dei diritti umani e l’arbitrio nell’imporre una immotivata e ingiusta carcerazione. Considerando che la città di Gela si riconosce nei valori della pace, del rifiuto di ogni violenza, costrizione individuale e collettiva, e di conseguenza considera ogni persona sottoposta a privazioni di libertà un suo concittadino”, avevano già scritto i consiglieri Davide Sincero e Rosario Faraci.
Il gruppo consiliare aveva già presentato un’altra mozione, sempre approvata, che prevede l’installazione di una panchina gialla, nel giardino pubblico di Macchitella, in memoria di un altro ricercatore, l’italiano Giulio Regeni, ucciso sempre in Egitto e sulla cui fine manca ancora una verità.