Una banda organizzava furti in città, prime condanne emesse dai giudici

 
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Gela. Erano accusati di aver fatto parte di una banda capace di mettere a segno decine di furti in città e nelle aree limitrofe: in tre hanno scelto di patteggiare la pena davanti al giudice Manuela Matta. Paolo Melilli, Emanuele Valenti e Carmelo Meroni sono comparsi davanti al magistrato che li ha condannati.

Per Paolo Melilli è scattata la condanna a due anni e un mese di reclusione; due anni e tre mesi di reclusione, invece, sono stati comminati a Carmelo Meroni; due anni di reclusione, inoltre, sono stati imposti ad Emanuele Valenti.
I tre, difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Mariella Giordano e Giuseppe Smecca, avevano già ammesso le loro responsabilità.
Il verdetto è arrivato nel corso di uno degli stralci legati alla più ampia operazione “Musa” che, coordinata dai magistrati della procura ed eseguita dagli agenti del commissariato di polizia, portò alla scoperta di una vera e propria banda, specializzata nei furti e nei danneggiamenti.
Il giudice Manuela Matta, in questo modo, dopo aver chiesto il consenso da parte degli stessi imputati, ha accolto la proposta di patteggiamento della pena arrivata dalle difese. Richiesta giudicata positivamente anche dal pubblico ministero Tiziana Di Pietro.
Già la scorsa settimana, altri patteggiamenti erano stati decisi sempre davanti al giudice Matta. Paolo Melilli, attualmente, si trova agli arresti in carcere. Per Emanuele Valenti e Carmelo Meroni, invece, permane il regime degli arresti domiciliari nelle loro abitazioni.

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