Un viaggio nel cuore di Caltanissetta: tesori e storie che non conosci del Museo Diocesano

Scopri il Museo Diocesano di Caltanissetta “Mons. G. Speciale”: arte sacra e storie che non conosci!

A cura di Redazione
07 agosto 2025 19:00
Un viaggio nel cuore di Caltanissetta: tesori e storie che non conosci del Museo Diocesano  - Foto: OppidumNissenae/Wikipedia
Foto: OppidumNissenae/Wikipedia
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Il Museo Diocesano “Mons. G. Speciale” di Caltanissetta è molto più di un semplice contenitore d’arte sacra: è un vero scrigno di memoria, spiritualità e identità collettiva. Fondato nel 1983 per volontà dell’indimenticato Mons. Giovanni Speciale, rappresenta oggi uno dei principali riferimenti culturali della Sicilia centrale. La sua sede è lo storico Seminario Vescovile, un edificio imponente che affaccia su via Cairoli, nel cuore della città.

Fu proprio la passione di Mons. Speciale, sacerdote e collezionista raffinato, a dare vita all’idea di raccogliere in un solo luogo tutti quei reperti artistici, liturgici e storici che rischiavano di andare dispersi, dimenticati nei depositi delle parrocchie o abbandonati nei conventi chiusi. Dopo una vita spesa tra studio, pastorale e tutela del patrimonio ecclesiastico, riuscì a salvare oltre 500 pezzi unici, tra cui tele fiamminghe, paramenti barocchi, reliquiari in argento cesellato, crocifissi lignei, statue mariane e preziosi antifonari.

Un percorso sacro tra arte e fede

Il percorso museale si articola in 10 sale espositive collegate da due lunghi corridoi, che disegnano un tragitto fluido e immersivo tra i secoli. Le opere provengono da numerosi centri della diocesi, come Mussomeli, Sutera, Calascibetta, Serradifalco, Resuttano e Marianopoli, luoghi ricchi di fede popolare ma spesso carenti di strumenti per custodire il proprio patrimonio.
Grazie alla visione di Mons. Speciale, questi beni oggi sono esposti in ambienti climatizzati, restaurati e ordinati per epoca e funzione.

Il primo allestimento ufficiale del museo risale al 1986, ad opera dell’architetto Francesco Fidanca, che definì i criteri espositivi moderni in chiave museografica. Un importante restyling avvenuto nel 2007 ha permesso di ampliare gli spazi, rendendo visitabile l’intero piano terra del Palazzo Episcopale e includendo anche sale didattiche e consultazione.

Fra le opere di maggior rilievo si segnalano:

  • una rara Annunciazione fiamminga del XVI secolo;
  • una Madonna in trono con Bambino del XVII secolo in legno policromo;
  • una mitra vescovile interamente ricamata a mano del XVIII secolo;
  • la collezione privata di Speciale, che comprende pezzi ispirati alla Scuola di Brera, con firme del primo Novecento.

Non mancano gli arredi liturgici, candelabri, ostensori, turiboli, pissidi, calici e corone votive, tutti frutto di donazioni di confraternite e parrocchie dell’entroterra nisseno.

Mons. Speciale, l’uomo dietro le porte del tesoro

Giovanni Speciale, nato nel 1931 e ordinato sacerdote nel 1956, è stato per decenni una figura chiave nella vita culturale ed ecclesiastica di Caltanissetta. Accanto al suo impegno pastorale come parroco e vicario, sviluppò un’intensa attività di conservatore e promotore della memoria ecclesiale, arrivando a ideare un museo che fosse accessibile a tutti, non solo agli studiosi.

Nel corso degli anni, si occupò personalmente del recupero, del restauro e della catalogazione delle opere. Grazie ai suoi contatti con soprintendenze, restauratori e collezionisti, riuscì a trasformare un progetto fragile in una realtà solida e duratura. Dopo la sua morte, avvenuta nel 2008, il Vescovo della Diocesi, Mons. Mario Russotto, decise di intitolargli ufficialmente il museo, oggi noto appunto come Museo Diocesano “Mons. Giovanni Speciale”.

Nel 2014, il museo ha preso parte alla Notte Europea dei Musei, aprendo le sue porte in notturna e proponendo itinerari speciali guidati alla scoperta dei tesori della fede.

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