Gela. Una doppia perizia psichiatrica, questa volta ammessa dai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta.
La rapina e l’incendio. E’ sotto valutazione, quindi, la capacità d’intendere e di volere di Domenico A., accusato, in due diversi procedimenti penali, di aver rapinato una giovane prostituta alle porte della città e di essere dietro all’incendio appiccato nei pressi dell’ingresso di un’attività commerciale, in centro storico.
In primo grado, il disoccupato è stato condannato per entrambi i fatti. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Francesco Enia, ha però impugnato le sentenze, ottenendo la sottoposizione dell’imputato proprio ad una perizia che possa accertarne la condizione mentale al momento di commettere i fatti. La rapina alla giovane prostituta, lungo un tratto della Gela-Catania, venne messa a segno insieme ad un complice, già condannato. Le fiamme ai cartoni collocati davanti all’attività commerciale, invece, vennero appiccate dal solo Astuto.