Un tempio moderno dalle radici antiche, nel cuore di Gela tra spirito vivo e segni nascosti
Chiesa di San Giacomo Maggiore a Gela: moderna, razionalista, e architettonica!
Nel cuore di Gela, un tempio moderno dalle radici antiche
Nel cuore pulsante di Gela, proprio in Piazza San Giacomo, si innalza con discreta solennità la Chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore, un edificio sacro che rappresenta una delle testimonianze più emblematiche della rinascita spirituale e architettonica del dopoguerra in Sicilia. L’attuale edificio fu completato nel 1956, su progetto dell’architetto Salvatore Cardella, uno dei principali esponenti dell’architettura razionalista locale.
Questa nuova costruzione sostituì integralmente una piccola chiesetta medievale dedicata allo stesso santo, demolita a causa delle condizioni strutturali ormai compromesse. Eppure, la nuova chiesa non è solo un edificio moderno: è un ponte tra epoche, un luogo dove si intrecciano la memoria della devozione passata e il desiderio di rinascita collettiva.
Oggi la chiesa non è solo un luogo di culto, ma anche un centro vitale per la comunità: vi si tengono regolarmente funzioni liturgiche, incontri spirituali, eventi culturali e ricorrenze religiose che richiamano fedeli da tutta Gela e dai quartieri vicini. Gli orari delle messe e delle celebrazioni sono consultabili sui principali portali diocesani e tramite avvisi affissi nella parrocchia stessa.
Architettura razionale, spirito vivo e segni nascosti del Medioevo
Dal punto di vista architettonico, la Chiesa di San Giacomo Maggiore si presenta con una linea pulita e austera, perfettamente in linea con i principi del razionalismo architettonico del secondo dopoguerra. Le facciate geometriche, il campanile slanciato ma sobrio, e l’uso funzionale dello spazio e della luce, restituiscono un ambiente spirituale intimo ma capace di accogliere una comunità viva e numerosa.
L’interno dell’edificio è un esempio riuscito di sobrietà liturgica: il bianco domina, l’altare in marmo è semplice ma centrale, e le pareti sono arricchite da mosaici sacri realizzati negli anni Sessanta da maestranze locali, che raffigurano scene tratte dal Vangelo e figure di santi.
Ma ciò che rende davvero unica questa chiesa, è la presenza di resti medievali sotto l’attuale pavimento. Durante gli scavi precedenti alla costruzione del nuovo edificio, vennero rinvenute strutture murarie risalenti alla chiesa originaria, che non furono distrutte: al contrario, furono preservate e inglobate nella nuova costruzione, diventandone simbolicamente le fondamenta spirituali.
Quei blocchi antichi, incastonati nei basamenti, testimoniano la continuità del culto di San Giacomo a Gela da oltre sette secoli. È come se la nuova chiesa avesse voluto abbracciare le radici del luogo, rispettando la storia e rendendola parte integrante del presente.
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