Gela. Nella città millenaria di Eschilo è stato realizzato un anfiteatro che quasi si appoggia sul mare e guarda il porticciolo. L’imponente struttura, voluta dall’imprenditore ennese Luigi Greca, sorge in una struttura privata, sottratta alla cementificazione selvaggia che contraddistingue il costone, ricco di storia, di via Ettore Romagnoli.
“Un teatro così e con il mare dietro, non lo avevo mai visto”- dice Michele Di Dio- produttore della tragedia Prometheus che, per la regia di Daniele Salvo, andrà in scena il 18 agosto prossimo, nell’incantevole scenario del teatro villa Greca.
Uno spazio, unico nel suo genere, che costituisce il frutto di anni di lavoro e che è stato autorizzato ad ospitare più di duemila spettatori.
“Nel 2008 ho acquistato una villa decadente con un destino segnato come tante altre opere destinate ad essere abbattute… – dichiara Greca – ed oggi invece, a distanza di 11 anni sono orgoglioso del risultato. Questa è una città in fermento che può e deve ambire grazie alle sue straordinarie potenzialità a divenire la nuova Nizza o la nuova Montecarlo. Questo teatro rappresenta l’inizio di una nuova stagione per tutto il territorio”.
L’imprenditore ha affidato l’organizzazione della cerimonia di inaugurazione dell’anfiteatro, al nipote Angelo Fasciana, titolare della Kroma production, mentre la giornalista Fabiola Polara, ha avuto il ruolo di moderatrice dell’evento di presentazione.
Alla conferenza stampa, ha partecipato il vicesindaco Terenziano Di Stefano, nelle vesti di capo della giunta. “ Stiamo lavorando per rilasciare tutte le autorizzazioni necessarie alla inaugurazione di questa imponente struttura – assicura l’esponente dell’amministrazione Greco – purtroppo siamo consapevoli delle difficoltà economiche del Comune, ma cercheremo di fare del nostro meglio, per rendere la città pronta ad accogliere turisti esigenti che ruotano nel circuito delle opere teatrali”.
L’appuntamento con Prometheus è, dunque, fissato per il 18 agosto alle 19.30, al teatro villa Greca in via Ettore Romagnoli.
Si prega, quando si parla di questo argomento, di uscire dalla ambiguità terminologica. non si tratta di un anfiteatro, bensì, di un teatro. Gli anfiteatri sono quelli come il Colosseo o l’arena di Verona, nei quali il palco, la scena, è al centro delle gradinate, che hanno una forma- generalmente- ovoidale. Molto interessante l’iniziativa dell’imprenditore Greca: complimenti!