Gela. Slitta a giugno l’udienza preliminare successiva ad una vasta indagine che ha portato alla luce presunte, pesanti, irregolarità nella gestione del servizio rifiuti e dell’appalto che consentì l’assegnazione alla campana Tekra. Sarà il gup Silvia Passanisi a valutare le accuse e la richiesta di rinvio a giudizio. Nell’inchiesta, sono finiti gli ex sindaci Angelo Fasulo e Domenico Messinese, ma anche l’attuale commissario dell’Ato Cl2 in liquidazione Giuseppe Panebianco e ancora dirigenti comunali e i vertici aziendali Tekra. Dovranno rispondere alle contestazioni, Alessio Balestrieri, Antonio Balestrieri, Maria Cerasuolo, Andrea Dal Canton, Patrizia Zanone, Valter Cosentino e Concetta Meli. Secondo gli investigatori, ci sarebbero state forti alterazioni dei costi, ma anche una possibile turbativa d’asta, legata alla gara d’appalto che consegnò il servizio a Tekra, attuale gestore (seppur in proroga). Gli approfondimenti, avviati sei anni fa, toccarono inoltre i servizi svolti e la rispondenza al capitolato d’appalto.
Una serie di irregolarità, che secondo i magistrati si sarebbero trascinate nel corso del tempo. Sarebbe emersa la presunta richiesta di un posto di lavoro, che secondo i pm arrivò dalla dirigente comunale Zanone e che riguarderebbe una società riconducibile a Tekra. Un quadro complessivo che spetterà al gup verificare, a partire dal prossimo giugno.
Adesso dobbiamo chiederci… sono i gelesi ignoranti che non fanno funzionare la differenziata e sono ignoranti perchè hanno messo a capo questi politici che hanno permesso di far entrare questa ditta nel nostro paese incassando moltissimo denaro non dovuto…. non ci sarà nessun cambiamento senza nessuna ribellione…