Un pezzo di storia che pochi conoscono: l'Abbazia nissena con radici bizantine e normanne

Scopri l’Abbazia di Santo Spirito a Caltanissetta: dalle radici bizantine al cuore normanno, un gioiello medievale con un segreto unico.

A cura di Redazione
04 agosto 2025 19:00
Un pezzo di storia che pochi conoscono: l'Abbazia nissena con radici bizantine e normanne - Foto: Davide Mauro/Wikipedia
Foto: Davide Mauro/Wikipedia
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L’Abbazia di Santo Spirito a Caltanissetta sorge tra mandorli e ulivi, un luogo carico di storia e stratificazioni culturali. Nata come casale fortificato arabo nel IX–X secolo, è stata trasformata in chiesa dai Normanni – commissionata da Conte Ruggero e Adelasia, consacrata nel 1153 e affidata agli Agostiniani nel 1178. È la parrocchia più antica della città, con valore architettonico e spirituale straordinario.

Dalle origini arabe alla consacrazione normanna

Costruita attorno al 900 d.C. come robusto casale fortificato con muri spessi, torre quadrangolare e feritoie, fu convertita dai Normanni in chiesa nel 1092, con l’obiettivo di ricristianizzare le campagne circostanti. La lapide sull’abside, datata 1153, certifica la consacrazione ufficiale

Architettura normanna e interno carico di simboli

La chiesa presenta una singola navata trifora e tre absidi con paraste in stile romanico-normanno, simbolo della Trinità. All’interno, il fonte battesimale è di epoca normanna e spiccano affreschi del XV secolo (Sant’Agostino, Cristo benedicente, Messa di San Gregorio). È presente inoltre una statua della Madonna delle Grazie del XVI secolo, la più antica raffigurazione mariana di Caltanissetta.

Curiosità

Uno dei misteri dell’Abbazia di Santo Spirito è il suo preciso orientamento solare: durante gli equinozi, i raggi del sole penetrano direttamente sul trittico absidale, un effetto archeoastronomico intenzionale della cultura normanna.

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