Un paesaggio che non crederai possibile: lo trovi a Caltanissetta ed è stupefacente

Scopri le Maccalube di Terrapelata a Caltanissetta: vulcani di fango rari, fenomeni naturali ed una "eruzione" nel 2008.

A cura di Redazione
02 agosto 2025 19:00
Un paesaggio che non crederai possibile: lo trovi a Caltanissetta ed è stupefacente - Foto: Angelo Alù/Wikipedia
Foto: Angelo Alù/Wikipedia
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A pochi chilometri a est di Caltanissetta, nel villaggio Santa Barbara – noto come Terrapelata – emerge un fenomeno geologico stupefacente e veramente raro: le Maccalube, autentici “vulcanelli di fango”. Non sono leggende: sono coni sedimentari generati da gas metano che spinge l’argilla in superficie, creando paesaggi quasi lunari. Scopriamo insieme la loro storia millenaria, l’evento disastroso del 2008 e un segreto finale che ti lascerà a bocca aperta.

La genesi dei “Vulcanelli” di Terrapelata

Le maccalube sono il risultato di vulcanismo sedimentario, un fenomeno geologico attivo a Terrapelata da oltre due secoli.
Nel sottosuolo si trovano strati argillosi intrisi di gas metano, residuo organico delle antiche maree che bagnavano la Sicilia. Quando la pressione aumenta, il gas risale e trascina con sé fango argilloso e salamoia. Il risultato? Un tipico cono di fango con piccole “eruzioni” che ricordano i vulcani veri .
Il nome stesso, “Terrapelata”, significa “terra pelata”: la vegetazione fatica a crescere su questi suoli rocciosi.

2008: fango in città

Nel 2008 in pochi minuti, venti vulcanelli si attivarono con violenza: 20 000 m³ di fango, acqua e gas furono espulsi fino a 30 metri di altezza, coprendo un’area di circa 12 000 m² e provocando fratture nel terreno.

Oggi: geosito di interesse nazionale e riserva ai geologi

Le maccalube di Terrapelata sono oggi riconosciute come geosito di interesse nazionale – cod. NAT‑2CL‑0208 – parte del panorama geologico italiano.
Inquadrate nella Riserva Naturale Orientata Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale, offrono un panorama unico tra canyon, corsi d’acqua e miniere di zolfo abbandonate.
Studiosi, tecnici e geologi – dall’INGV di Palermo all’Università di Firenze – hanno collaborato per comprendere la dinamica delle eruzioni, anche grazie a sofisticati studi radar e geodetici.

Curiosità

Nelle Maccalube di Terrapelata, il gas metano costituisce oltre il 95 % dell’emissione, mentre l’acqua salmastra è quasi assente – un tratto distintivo rispetto ad altri vulcanelli sedimentari italiani.

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