Un nastro rosso, luci e pavé d’arte: il progetto urbanistico nisseno lanciato nel 2008 che pochi sanno
“La Grande Piazza” di Caltanissetta: pedonalizzazione, nastro rosso, rifugio sotterraneo e l’ultima sorpresa: i due lustrascarpe del corso.
Nel cuore di Caltanissetta, il progetto urbanistico “La Grande Piazza”, lanciato nel 2008, ha rivoluzionato il centro storico. Questa iniziativa, con il concorso internazionale vinto dal team “Walking on the Ribbon”, punta a trasformare Corso Umberto I, Piazza Garibaldi, Salita Matteotti e le aree adiacenti in luoghi pedonalizzati, eleganti e ricchi di servizi, restituendo alla città qualità urbana e coesione sociale.
Un nastro rosso, luci e pavé d’arte
Il concept vincente, chiamato “Walking on the Ribbon”, prevede un nastro rosso che attraversa piazze e vie, definendo percorsi, aree sosta e vegetazione. Questo elemento unificatore, insieme ai “fili” luminosi (aghi che emergono dal selciato) e a pavimentazioni in pietra lavica e calcarea, ha trasformato lo spazio urbano creando una geo-narrazione estetica e funzionale.
Nel 2011 è stato avviato il primo stralcio: pedonalizzazione di Corso Umberto I, ripavimentazione con riduzione dei parcheggi in favore di nuovi spazi verdi e servizi, con un investimento comunale di circa 1,2 milioni di euro.
Stralci, rifugi e Museo sotterraneo
Il secondo stralcio, finanziato con 2 milioni di euro nel 2011 dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali, prevede la musealizzazione dell’ex rifugio antiaereo di via Matteotti, convertendolo in spazio espositivo per arte contemporanea.
Nel 2012-2017 sono seguiti l’apertura parziale al traffico per esigenze dei commercianti, e più avanti l’ultimazione dei lavori, tra ripavimentazioni, nuove piante, porta piante in marmo e la pedonalizzazione effettiva.
Critiche, commercianti e politica urbana
Nonostante l’entusiasmo, il progetto ha affrontato critiche:
- Mancanza di una scala estetica uniforme, definita da Italia Nostra “sconcertante superficialità”.
- Proteste da parte dei commercianti per la perdita di 200 posti auto in Corso Umberto I.
- Un dramma: nel 2012, un ristoratore, colpito dagli effetti economici dei cantieri, si è tolto la vita .
Curiosità
Sai che fino al 2012 lungo Corso Umberto I sopravvivevano ancora due lustrascarpe tra i circa 40 che operarono nel dopoguerra? Rimasti come ultimi testimoni di una vita slow, oggi sono la memoria vivente della “vecchia” Piazza.
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