Gela. Lo scorso anno, durante controlli nel carcere di Enna, venne trovato in possesso di un microtelefono. Per il ventunenne Davide Antonio Rocco Ferracane, con condanne alle spalle per decine di furti, sono state chiuse le indagini. Il prossimo gennaio dovrà presentarsi davanti ai giudici del tribunale ennese. Secondo gli investigatori, non è da escludere che il microtelefono venisse usato per contatti con l’esterno. E’ stato sottoposto a sequestro. L’indagine toccò un altro detenuto, un messinese ventiduenne. I pm ennesi hanno chiesto e ottenuto il giudizio, fissato ad inizio del prossimo anno.
Dopo il ritrovamento del microtelefono, partirono gli approfondimenti della polizia penitenziaria. Il giovane gelese è difeso dal legale Rocco Cutini. Nelle ultime settimane, il giudice monocratico del tribunale locale l’ha condannato a quattro mesi, riqualificando ulteriori contestazioni di furto mentre la richiesta del pm era decisamente più pesante.