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Un luogo che pochi conoscono veramente | La Sughereta di Niscemi e il suo gigante verde dimenticato

Scopri la Sughereta di Niscemi: bosco sacro con querce secolari, orchidee rare e la più grande quercia da sughero d’Europa.

A cura di Redazione
01 luglio 2025 11:00
Un luogo che pochi conoscono veramente | La Sughereta di Niscemi e il suo gigante verde dimenticato - Foto: Esculapio/Wikipedia
Foto: Esculapio/Wikipedia
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La riserva

Nel cuore di Niscemi, la Riserva naturale orientata Sughereta di Niscemi si estende per quasi 3.000 ettari di foresta mediterranea originale, un relitto dell’antico querceto che un tempo copriva ampie aree della Sicilia centro-meridionale. Qui, tra querce da sughero, lecci e roverelle, spicca la celebre Grande Quercia, una pianta di oltre 400 anni, con circonferenza record in Europa.

Flora, fauna e tutela: un santuario di biodiversità

La sughereta ospita oltre 600 specie vegetali, comprendenti la rara Helianthemum sanguineum, creduta estinta in Italia per oltre un secolo. Vasta è anche la presenza di orchidee (Anacamptis, Ophrys, Serapias) e specie arbustive tipiche della macchia mediterranea. Tra le faune presenti emergono gatto selvatico, donnola, volpe, oltre a rapaci notturni e piccoli meleagridi. Di rilievo è poi la nidificazione di uccelli “vulnerabili” come il gruccione, inserito nella Lista Rossa.

Quercia secolare
Esculapio/Wikipedia
Quercia secolare

La riserva fu istituita nel 1997 per tutelare il bosco superstite del taglio indiscriminato che risale almeno al 1600, quando il feudo passò ai Branciforti. È gestita dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Sicilia e offre percorsi guidati, inclusivi anche per non vedenti, oltre a iniziative scuole e un progetto-micro-riserva “Pachamama” contro bracconaggio e incendi.

Curiosità

Sorprendentemente, la Grande Quercia, con oltre 5 metri di circonferenza, è la più grande quercia da sughero d'Europa. Il suo prelievo del sughero – praticato ogni 9-12 anni – continua a oggi a sostenere la tradizione locale, mentre un tempo alimentava l’economia agricola e rurale del paese

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