Un luogo che ha sfidato il passare dei secoli, la Dogana Centenaria di Gela e l'incredibile storia che racconta
Scopri l’emporio greco di Bosco Littorio a Gela: dogana arcaica del VII‑V sec. a.C., segreti, reliquie e curiosità stupefacenti.

Un sito archeologico affascinante ma poco noto, l’Emporio greco di Bosco Littorio, sorge nella pineta costiera di Gela. Fondata tra il VII e V secolo a.C., questa “dogana” arcaica rappresentava un crocevia di traffici commerciali nel Mediterraneo: botteghe, magazzini, e una rete di stanze quadrate con intonaco originale emergono ancora oggi tra la vegetazione, testimoni della potenza commerciale antica della colonia. Le scoperte del 1983 riportarono alla luce porte integre, travi murate e persino altari votivi, suggerendo che il sito fosse più di un semplice punto d’approdo: forse anche centro religioso e rituale.
La “dogana” greca: un centro merci nel cuore di Gela
L’emporio si estendeva dal porto fino all’acropoli di Gela (oggi collina Molino a vento), configurandosi come un complesso di oltre dieci edifici con muri in mattoni crudi, alti fino a 2 m, conservanti ancora le basi per travi e porte autentiche. L’attività mercantile fiorì dal VI secolo, per poi interrompersi bruscamente intorno al 480 a.C., probabilmente a causa di un devastante maremoto che colpì la costa.
Le campagne di scavo del 2007‑2008 misero in luce tracce di altari cerimoniali, accanto a reperti votivi probabilmente utilizzati per garantire i commerci o propiziare la protezione divina del luogo . Visibile oggi attraverso percorsi guidati, l’area permette di camminare tra le stanze originali, dove la conformazione quadrata ripeteva schemi standardizzati: segno di un’organizzazione avanzata del commercio.
Dove storia e mare si incontrano: l’emporio e le navi di Gela
Bosco Littorio non è solo “magazzini” sul mare: nel fondo marino antistante sono state recuperate navi greche del VI‑V sec. a.C., ricolme di anfore, strumenti e zavorra. Una di queste, portata alla luce tra il 2003 e il 2008, è conservata presso il Museo Archeologico di Gela, con spazi viventi testimonianze del tragico evento che inglobò l’emporio e le imbarcazioni.
Il museo espone anche arule votive provenienti da Bosco Littorio, legate a riti di propiziazione, decorazioni architettoniche e materiali ceramici tipici delle colonie greche. Ogni pezzo ricorda il ruolo fondamentale di Gela come hub mercantile e cultuale, ponte tra l’Oriente e la Sicilia.