Un luogo che ha qualcosa da raccontare | Santa Maria d'Itria di Niscemi e la sua incredibile storia

Scopri la chiesa di Santa Maria d'Itria a Niscemi, un capolavoro barocco ricco di storia, arte e misteri, nel cuore della Sicilia.

A cura di Redazione
11 giugno 2025 11:00
Un luogo che ha qualcosa da raccontare | Santa Maria d'Itria di Niscemi e la sua incredibile storia - Foto: MR-2288/Wikipedia
Foto: MR-2288/Wikipedia
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Nel cuore di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, sorge la chiesa di Santa Maria d'Itria, un gioiello del barocco siciliano che racchiude secoli di storia, arte e tradizione. Edificata a partire dal 1742 sul sito dell'antica matrice distrutta dal terremoto del 1693, questa chiesa non è solo un luogo di culto, ma anche un simbolo della resilienza e della devozione della comunità niscemese. Con la sua maestosa facciata, le statue degli evangelisti e degli apostoli, e una cripta sotterranea ricca di misteri, la chiesa di Santa Maria d'Itria è una tappa imprescindibile per chi desidera immergersi nella storia e nell'arte della Sicilia barocca.

Architettura e decorazioni: un esempio di barocco siciliano

La chiesa di Santa Maria d'Itria presenta una struttura a tre navate con transetto e un profondo cappellone centrale, terminato da un'abside semicircolare. La facciata, incompleta nel fastigio terminale, è adornata da quattro nicchie laterali che ospitano le statue degli evangelisti Giovanni e Marco e degli apostoli Pietro e Paolo. Il portale centrale in bronzo, realizzato dall'artista Yosef Hermann Runggaldien di Ortisei, aggiunge un tocco di modernità all'insieme barocco. L'interno della chiesa è caratterizzato da decorazioni neoclassiche con stucchi e pitture, che conferiscono all'ambiente un'atmosfera solenne e raffinata.

La cripta sotterranea: tra fede e mistero

Sotto il pavimento della navata centrale si trova una cripta sotterranea, utilizzata in passato come cimitero per le persone di ceto elevato. Questo spazio, avvolto nel silenzio e nella penombra, custodisce sepolture e testimonianze di un'epoca in cui la morte era parte integrante della vita quotidiana. La presenza della cripta aggiunge un ulteriore livello di profondità e mistero alla chiesa, rendendola un luogo di grande interesse storico e antropologico.

Curiosità: un legame con la madonna del bosco

Un evento significativo nella storia della chiesa di Santa Maria d'Itria è legato al culto della Madonna del Bosco. Nel dicembre del 1769, a causa di una grave siccità, la popolazione di Niscemi portò in processione il quadro della Madonna, custodito nella chiesa, per invocare la pioggia. Durante la permanenza del quadro nella chiesa, un incendio accidentale distrusse l'immagine sacra. Successivamente, un monaco artista di Caltagirone realizzò una nuova effigie, mescolando i colori con le ceneri del dipinto originale, creando così un legame indissolubile tra la chiesa di Santa Maria d'Itria e il culto della Madonna del Bosco

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