MILANO (ITALPRESS) – Il 19 aprile 2010 moriva Maria Paola Colombo Svevo. Era nata a Rho (Milano) il 21 gennaio 1942. Oggi un libro edito da Laterza e curato da Maria Chiara Mattesini la ricorda: Maria Paola Colombo Svevo. Una cattolica democratica libera e forte. Tra le numerose attività, è stata membro della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo, portando un fondamentale contributo per le attività legate ai temi sociali e culturali. E in suo nome a Monza è stata costruita una casa per l’accoglienza di donne in difficoltà.Lo stabile, che ha sede a Monza, ospita donne, lavoratrici e studentesse; alcuni posti sono riservati a studentesse europee e lavoratrici dell’Est Europa a condizioni accessibili. Una palazzina è adibita alla comunità alloggio “Alba Chiara” per accogliere 8 minori e una residenza per favorire l’autonomia di ragazze neomaggiorenni. Nella struttura, infine, c’è spazio per una biblioteca dove sono raccolti gli studi dei Maria Paola. Il progetto è stato promosso da una rete di soggetti guidati dalla Caritas di Monza e gestito dalla Cooperativa Novo Millennio. L’ordine religioso femminile “Opera Maria Assunta” ha messo a disposizione lo stabile per ospitare la casa-alloggio. Un modo concreto per non perdere la memoria di chi ha messo la propria vita in diversi contesti al servizio degli altri.Anche il libro è un’occasione per ripercorrere il suo pensiero e le sue opere.Il volume si struttura in due parti: nella prima si ripercorre la formazione culturale e politica di Maria Paola; nella seconda si passa ad esaminare, in concreto, la sua azione, svolta nelle varie sedi istituzionali, nazionali ed europee. Il libro è il frutto della consultazione di libri e archivi, certamente, ma è il frutto, soprattutto, dei racconti delle tante persone che hanno conosciuto Maria Paola e che hanno voluto contribuire ad arricchire questa narrazione, nell’intento di far emergere una storia “corale” e al plurale, fatta da tanti uomini e donne che, assieme a Maria Paola, hanno lavorato per una diversa democrazia.Difficile ricordare in breve le tante iniziative promosse da Maria Paola Colombo Svevo. Certamente non si può dimenticare la sua attività in d’Europa: dal 1994 al 1999 è al Parlamento Europeo. Anche in questa sede, l’attenzione ha continuato a rivolgere agli ultimi, agli invisibili, con un sguardo sempre femminile sulle cose. Nel 1995 è nominata relatrice del progetto sulla “Parità di retribuzione per lavoro di pari valore” e sulla “Tratta di esseri umani”. Come relatrice di quest’ultimo progetto, Nel 1996, al termine di una lunga attività di sensibilizzazione sull’argomento, è riuscita a ottenere l’approvazione delle linee guida nella lotta al traffico di donne e minori a scopo di sfruttamento sessuale. che rappresenta il primo intervento delle istituzioni europee per la repressione di tale reato e per l’adozione di servizi di tutela e integrazione sociale delle vittime. Nel 1998 è designata quale relatrice del progetto “Ruolo delle cooperative nella crescita dell’occupazione femminile”.Un altro capolavoro politico: si tratta del piano regionale dei servizi socio-assistenziali, il primo piano specificatamente assistenziale elaborato in Italia, legge regionale 35 e 39 del 1980. Maria Paola Colombo Svevo ha attuato una nuova organizzazione dei servizi socio-assistenziali in una fase di recessione economica e in un clima culturale segnato da diffidenze e ostilità nei confronti del progressivo ampliamento dell’intervento statale. E’ un altro capolavoro, in qualità di assessore regionale ai Servizi sociali.(ITALPRESS).