Gela. Una fiammata e un incidente sul lavoro, in raffineria. Sono stati però assolti tutti gli imputati. A processo, c’erano manager e operatori di Eni. I pm della procura hanno portato a giudizio Bernardo Casa, Salvatore Lo Sardo, Paolo Di Mario, Aurelio Faraci e la stessa società Raffineria di Gela. Il procedimento è arrivato davanti al giudice Miriam D’Amore, praticamente prescritto. I difensori degli imputati hanno comunque chiesto un’assoluzione nel merito, escludendo che i loro assistiti possano aver avuto responsabilità in quei fatti. L’incidente, stando alla loro linea, si sarebbe verificato a causa della violazione dei protocolli di sicurezza, nonostante le prescrizioni imposte dall’azienda.
Una ricostruzione conforme, quella condotta dai legali Gualtiero Cataldo, Carlo Autru Ryolo, Antonio Gagliano, Francesco La Rosa e Angelo Mangione, che ha condotto il giudice Miriam D’Amore ad emettere un verdetto di assoluzione, mentre il pm Pamela Cellura ha chiesto il non doversi procedere per l’estinzione del reato, proprio a seguito dell’intervenuta prescrizione.