Gela. Ore 1 della notte. Si ferma la produzione della Bio Raffineria. La “fermata non programmata” è stata avvertita dalla popolazione, svegliata da rumori e preoccupata dalle fiamme che si sono levate dalla torcia a sud della fabbrica di contrada Piana del Signore. Qualcuno avrebbe allertato anche l’intervento dei vigili del fuoco che, una volta giunti sul posto, avrebbero confermato la completa sicurezza degli impianti. Si sarebbe trattato di un disservizio strumentale.
Una indiscrezione trapelata anche da fonti interne del colosso del cane a sei zampe. Il blocco avrebbe interessato l’impianto Steam Reforming senza per questo creare criticità ambientali oltre al rumore e agli sfiati in torcia. Per il riavvio degli impianti bisognerà però attendere martedì prossimo. L’attività di messa in marcia “potrebbe essere associata a fenomeni di visibilità della torcia”, come confermato dai vertici di RaGe, con un comunicato a firma dell’amministratore delegato Ignazio Arces, e Claudia Di Marco, responsabile Salute, sicurezza e ambiente, diramato tempestivamente al Ministero e all’assessorato regionale Territorio e Ambiente, e per conoscenza anche agli Enti territoriali, compreso il sindaco e la Capitaneria di porto, l’Arpa, l’Ispra e la Prefettura.
