Gela. Acquisita la perizia balistica prodotta dalla difesa del ventinovenne Luigi Di Noto, finito a processo davanti al collegio penale del tribunale presieduto dal giudice Paolo Fiore. Sequestrati un fucile a canne mozze e un revolver. L’imputato è accusato di aver avuto la disponibilità di un fucile a canne mozze e di un revolver. Armi che vennero scoperte durante il blitz Villaggio Aldisio di due anni fa. L’avvocato Francesco Enia, rappresentante di Di Noto in giudizio, ha prodotto la perizia realizzata da un tecnico specializzato nell’intento di provare che una delle armi sequestrate, ovvero il revolver, fosse soltanto un residuato inutilizzabile. La relazione presentata è stata acquisita dal collegio, composto anche dai giudici Ersilia Guzzetta e Silvia Passanisi, che comunque ha rigettato l’eccezione d’incompetenza sollevata dalla stessa difesa. Così, il dibattimento è stato aperto. I primi testimoni dovrebbero essere sentiti alla prossima udienza fissata per il 5 novembre.
