Un fortino che ha visto secoli di storia: il Castelluccio di Gela e la storia che ha sorpreso tutti

Il Castelluccio di Gela: fortino bizantino che domina la piana e il litorale. Scopri la sua storia!

A cura di Redazione
01 settembre 2025 11:00
Un fortino che ha visto secoli di storia: il Castelluccio di Gela e la storia che ha sorpreso tutti - Foto: G. De Stefano/Wikipedia
Foto: G. De Stefano/Wikipedia
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Pochi chilometri a nord di Gela, in posizione dominante sulla piana e con vista sul mare, si erge il Castelluccio, un fortino di origine bizantina che racconta quasi mille anni di storia militare. Questo complesso, oggi parzialmente in rovina ma carico di fascino, fu costruito nel XII secolo per presidiare le vie interne e la costa meridionale siciliana, assumendo un ruolo strategico in epoche segnate da continui scontri tra Bizantini, Normanni e popolazioni locali.

Il fortino bizantino: nascita e funzioni strategiche

La struttura si sviluppa su una collina calcarea che domina il territorio circostante e fu probabilmente edificata per controllare i traffici e difendere la zona di Gela durante le continue incursioni saracene. Il Castelluccio di Gela venne eretto nel corso del XII secolo e costituiva un presidio bizantino in grado di sorvegliare l’antica via che collegava la costa ai centri dell’entroterra nisseno. Ancora oggi sono visibili tratti delle mura perimetrali, una torre quadrangolare e la caratteristica cisterna scavata nella roccia, testimonianza dell’ingegnosità dei costruttori medievali.

Declino e valore storico-artistico attuale

Dopo il periodo bizantino, la fortificazione passò sotto il controllo normanno e successivamente svevo. Col tempo perse la funzione militare e cadde in abbandono, ma i resti del Castelluccio sono diventati una meta di interesse per studiosi e visitatori che vogliono riscoprire le radici medievali della provincia di Caltanissetta. L’area, raggiungibile attraverso un sentiero panoramico, offre una vista mozzafiato sulla piana di Gela e sul Mar Mediterraneo. Negli ultimi decenni si sono moltiplicati progetti di tutela e valorizzazione per inserire il sito nel circuito archeologico e turistico della Sicilia centro-meridionale.

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