Un direttore generale per l’Ati, affiancherà Conti: Greco ha firmato l’interpello

 
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Conti conferma che si stanno valutando i curriculum dei "candidati"

Gela. Quella di domani potrebbe essere un’assemblea importante per il definitivo passaggio di consegne dall’Ato idrico Cl6 all’Ati, presieduta dal sindaco di Niscemi Massimiliano Conti. Dopo il nulla di fatto della scorsa settimana, quando si è posta la necessità di attendere la relazione completa dall’Autorità idrica toscana (che coadiuva l’Ati in questa prima fase), i sindaci torneranno a confrontarsi e dovranno dare il via libera al passaggio e alla relazione, che verrà illustrata da Conti. In attesa che questo passaggio di funzioni, preannunciato da mesi, si concretizzi, c’è già un incarico da assegnare, quello di direttore generale dell’Ati. La scorsa settimana, Conti ha dato comunicazione a tutti i sindaci dell’Assemblea territoriale idrica. Ogni ente può indicare un proprio nominativo, partendo da eventuali funzionari interni che abbiano competenze e titoli per ricoprire l’incarico. Anche il sindaco Lucio Greco ha firmato un interpello e i funzionari interessati dovranno rispondere entro la tarda mattinata di domani. In alternativa, si potrebbe puntare su professionisti esterni, che abbiano però già maturato esperienza almeno quinquennale “nel settore dei servizi pubblici locali o con documentata esperienza almeno quinquennale di direzione amministrativa, tecnica o gestionale in strutture pubbliche o private nel settore dei servizi pubblici locali”. Se non dovessero esserci funzionari dei Comuni dell’Ati con titoli idonei, pare che si possa virare su manager esterni.

Anche in questo caso, probabilmente i sindaci dell’Ati peseranno la loro portata politica, con l’obiettivo di avere una rappresentanza comunque importante, attraverso un direttore generale di fiducia. Stando allo statuto, chi otterrà l’incarico dovrà occuparsi di “rappresentanza organizzativa e gestionale”, rapportandosi comunque con il presidente e l’assemblea. Al di là degli incarichi, l’Ati è attesa dell’arduo compito di porre regole rigide nella gestione del servizio idrico, che non ha mai assicurato vera efficienza, danneggiando gli utenti.

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