Gela. Avrebbe permesso ad un odontotecnico di effettuare visite e interventi dentistici pur non avendone alcuna competenza. Così, con l’accusa di concorso in esercizio abusivo della professione
è finito a processo il titolare di uno studio, nel quartiere Sant’Ippolito, al centro dei controlli effettuati dai carabinieri del nucleo antisofisticazioni di Ragusa. Il medico è difeso dall’avvocato Gaetano D’Arma. I controlli vennero effettuati nella struttura gestita dal medico e nella quale avrebbe operato l’odontotecnico.
Durante l’udienza andata in scena davanti al giudice Chiara Raffiotta, è stato sentito uno dei carabinieri che effettuò il controllo.
“Trovammo – ha spiegato – una cliente in attesa di essere visitata da un tecnico che si qualificò come odontotecnico, quindi privo delle necessarie abilitazioni per lo svolgimento dell’attività dentistica e medica”.
Una ricostruzione, però, parzialmente smentita dall’ex segretaria dello studio controllato. “L’odontotecnico – ha ammesso – si trovava all’interno di una delle stanze dello studio solo perché aveva l’esigenza di visionare alcune lastre. Non svolgeva attività di visita dei clienti”. I testimoni hanno risposto alle domande formulate anche dal pubblico ministero Tiziana Di Pietro. Adesso, proprio il medico finito a processo potrebbe essere sentito durante la prossima udienza fissata per il 10 marzo.
