Gela. Tra una settimana si dovrebbero conoscere i nominativi dei nuovi membri del consiglio d’amministrazione della Ghelas multiservizi: intanto, alcuni dubbi stanno emergendo intorno alle ultime consulenze legali chieste per risolvere possibili vertenze tra lavoratori e direzione aziendale.
Una nota, firmata dagli stessi avvocati che si sono occupati di assicurare una consulenza sul caso dell’eventuale ingresso dei privati in società, è stata notificata ai vertici del gruppo. Cinque operatori Ghelas, infatti, rivendicano il pagamento d’indennità, circa trecento euro al mese in più in busta paga, bloccate a seguito delle scelte assunte dall’amministrazione aziendale.
La spending review ha imposto una limitazione dei costi e, quindi, indennità bloccate. Il nodo, però, si lega proprio al doppio ruolo che sarebbe stato assunto dai legali scelti per dipanare la matassa. Avrebbero conseguito il corrispettivo dovutogli per la consulenza offerta alla società quando si trattava di capire se fosse necessario l’ingresso dei privati in azionariato e, allo stesso tempo, hanno firmato la nota rivendicativa contro la stessa Ghelas e in favore dei lavoratori che chiedono le indennità bloccate.
Un conflitto che pare convincere poco.
“In effetti – spiega l’amministratore delegato della Ghelas Antonino Collura – ci siamo posti alcune domande sull’opportunità della presenza, in entrambi i casi, dello stesso studio legale. In ogni caso, al momento, gli avvocati dei lavoratori che hanno chiesto il pagamento delle indennità non hanno avviato una vera e propria vertenza ma, appunto, ci hanno inoltrato una nota di contestazione. Credo, che la questione riguardi soprattutto i sindacati”.
Sia la precedente consulenza che la nota pervenuta sui tavoli della Ghelas multiservizi sono state redatte dai legali dello studio leccese retto da Roberto Gubello.
“Non esiste nessuna incompatibilità – spiega il segretario provinciale della Filcams Cgil Emanuele Scicolone che segue l’intera vicenda – lo studio legale si è occupato solo in una prima fase della questione relativa alle indennità”. I dubbi sono sorti, in base a quanto trapela dalle stanze di Palazzo di Città, a seguito dei rapporti di parentela che intercorrerebbero tra l’avvocato Roberto Gubello e lo stesso segretario sindacale Filcams.
Intanto, lo stesso amministratore delegato Antonino Collura conferma che il bilancio 2012 della società si è chiuso con un attivo di 10 mila euro.