Un baluardo contro i pirati: la torre nascosta sulla scogliera gelese che pochi conoscono
A Gela la Torre di Manfria resiste da secoli: un baluardo spagnolo tra storia e mare che cela ancora il suo fascino antico.
Un baluardo contro i pirati
La Torre di Manfria, situata a pochi chilometri da Gela, è uno dei simboli più suggestivi del litorale gelese. Costruita durante il dominio spagnolo nel XVI secolo, faceva parte del sistema difensivo di torri costiere che punteggiava tutta la Sicilia, realizzato per fronteggiare la minaccia delle incursioni saracene e dei pirati barbareschi. Il mare di Manfria era infatti un punto di approdo strategico, e i navigli nemici spesso approfittavano delle coste poco sorvegliate per saccheggiare villaggi e caricare bottini. La torre, con la sua pianta quadrata e le mura spesse, rappresentava non solo un punto di osservazione ma anche un segnale visibile a grande distanza, in grado di comunicare rapidamente con altre torri e con l’entroterra.
L’edificio fu realizzato con pietra locale, semplice e massiccia, secondo lo stile militare dell’epoca: pochi ornamenti, spazi interni essenziali e una copertura che consentiva di ospitare soldati armati e artiglieria leggera. L’obiettivo principale era resistere ad assalti improvvisi e guadagnare tempo fino all’arrivo dei rinforzi.
Il simbolo di una costa affascinante
Oggi la Torre di Manfria appare in parte diroccata, ma la sua sagoma imponente si staglia ancora tra il cielo e il mare, diventando uno dei panorami più iconici della costa gelese. La zona circostante, caratterizzata da promontori e calette, regala scorci naturali che si fondono con la memoria storica di questo baluardo. Per i residenti di Gela, la torre non è soltanto un rudere: è un segno identitario, una testimonianza di come il territorio abbia dovuto difendersi per secoli dalle minacce provenienti dal mare.
La sua posizione scenografica ha reso Manfria una meta per chi cerca luoghi autentici e poco affollati. Passeggiare ai piedi della torre significa immergersi in una storia che unisce mare, battaglie e resistenza. E anche se non è più utilizzata da secoli, la torre continua a svolgere il suo ruolo di sentinella silenziosa, vegliando sulla costa e ricordando a chi la osserva l’importanza del mare nella storia di Gela e della Sicilia.
Tra passato e futuro
La Torre di Manfria è stata più volte al centro di discussioni sul recupero e la valorizzazione del patrimonio storico locale. Nonostante le difficoltà, resta una delle mete più affascinanti per chi desidera scoprire un volto diverso di Gela, lontano dai percorsi più conosciuti. Lì dove un tempo echeggiavano i segnali di fuoco per allertare le città vicine, oggi si percepisce un silenzio solenne, che trasforma il rudere in un luogo di contemplazione e memoria.
Il suo fascino sta proprio nell’essere sospesa tra passato e presente: una struttura militare che ha smesso da tempo di difendere, ma che ancora racconta. Ogni pietra, ogni crepa nelle sue mura, è un frammento di storia che ha attraversato i secoli e che continua a trasmettere suggestioni a chi si ferma a guardarla. Visitare la Torre di Manfria significa quindi non soltanto osservare un antico monumento, ma entrare in contatto con la lunga vicenda di un territorio che da sempre vive in simbiosi con il mare.
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