Gela. Avrebbe fatto girare, ricettandolo, un assegno risultato rubato. Così, è scattata la condanna nei confronti dell’imprenditore Fabio Fasulo. Il giudice Domenico Stilo gli ha inferto la condanna a due anni di reclusione.
Più dura, invece, è stata la richiesta formulata dal pubblico ministero che ha indicato una pena di tre anni di reclusione.
L’imprenditore, già al centro di altre inchieste condotte dai magistrati della procura, era difeso dall’avvocato Giovanni Lomonaco. A far scattare le accuse nei suoi confronti è stata la denuncia presentata dalla vittima del furto.
