Un angolo di storia pieno di significato, il Memoriale ai caduti della battaglia di Gela e la sua incredibile vicenda
Memoriale ai caduti della Battaglia di Gela: piramide della Pace, lampada votiva e commemorazione annuale nella città liberata.
Nel cuore di Gela, si erge imponente il Memoriale ai caduti della Battaglia di Gela (10–12 luglio 1943), conosciuto anche come Piramide della Pace. Realizzato per omaggiare i soldati italiani, tedeschi e statunitensi caduti nello sbarco e nei contrattacchi, oggi è un luogo sacro di memoria condivisa. Fu inaugurato in occasione del 40° anniversario, nel 1983, con dedica commovente a tutti i morti combattuti tra la sabbia e le rovine della città antica.
Il significato storico del Memoriale
Il 10 luglio 1943 iniziò l’Operazione Husky, l’invasione alleata che pose fine al regime fascista in Sicilia. Tra le spiagge inondate di esplosioni e fumo, le truppe tedeschi “Hermann Göring” e italiane “Livorno” tentarono un contrattacco disperato, arrivando quasi a scacciare gli americani alle loro stesse barriere.
Il Memoriale, a forma di piramide bianca sormontata da una croce, riporta una lastra dedicata ai caduti della battaglia, con stele in memoria dei soldati delle tre nazioni. È situato a Monte del Castelluccio, punto strategico durante i combattimenti.
Il ruolo di Gela come 'prima città liberata'
La Battaglia di Gela segna un momento cruciale: Gela fu la prima città d’Europa liberata dal nazifascismo, grazie anche al cimitero di guerra costruito accanto all’aeroporto di Ponte Olivo, che ospitò circa 3.090 soldati americani, 500 tedeschi e 3.350 italiani prima di essere smantellato nel 1947.
Il memoriale non è solo un gesto di pietà, ma un simbolo di pace e fratellanza tra popoli un tempo in guerra e ora riuniti dal medesimo dolore e dalla medesima speranza.
Commemorazioni e pellegrinaggio civile
Ogni anno, il 12 luglio, Gela ospita la Cerimonia intercomunale presso la Piramide della Pace: alzabandiera, deposizione di corone, interventi ufficiali (es. Comandante Militare Sicilia) e stasera un commovente Concerto della Pace nella Chiesa Madre, preceduto da corteo con la Fanfara dei Bersaglieri.
Queste manifestazioni non sono retorica: coinvolgono associazioni, scuole e famiglie, mantenendo vivo il legame tra comunità e memoria storica.
Il Memoriale oggi: educazione e radicamento
Non è un monumento isolato: il Memoriale di Gela è parte di un percorso di testimonianze “a cielo aperto”: bunker e casematte sopravvissuti testimoni silenziosi del dramma bellico, documentati in reportage che invitano alla riflessione sul sacrificio umano .
Il sito, facilmente raggiungibile e ben valorizzato dal Gruppo Archeologico Geloi, rappresenta una vera “aula all’aperto” per studenti e visitatori, incoraggiando una memoria attiva e condivisa.
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