Un angolo di Caltanissetta che stupisce ogni visitatore: il museo dalle opere che lasciano senza parole

Museo Tripisciano Caltanissetta: storia dell’arte di Tripisciano, ambienti, opere e una curiosità sorprendente finale!

A cura di Redazione
30 agosto 2025 19:00
Un angolo di Caltanissetta che stupisce ogni visitatore: il museo dalle opere che lasciano senza parole - Foto: OppidumNissenae/Wikipedia
Foto: OppidumNissenae/Wikipedia
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Il Museo Tripisciano di Caltanissetta è una straordinaria gipsoteca dedicata allo scultore nisseno Michele Tripisciano, allestita nel Palazzo Moncada nel cuore della città. Aperto nel 2010, raccoglie circa 71 opere tra gessi, marmi e bronzi, donati dall’artista alla sua città natale per volontà testamentaria, offrendo uno spaccato unico del percorso creativo del maestro e un patrimonio artistico di valore nazionale.

Museo Tripisciano: il percorso espositivo a Caltanissetta

Il museo è ospitato in quattro ampie sale del piano ammezzato del seicentesco Palazzo Moncada, ex sede dei Moncada e oggi Galleria Civica d’Arte.
All’interno si articola il percorso tematico attraverso la “Sala del Belli” (bozzetti e studi preparatori), la “Sala degli Oratori”, la celebre “Sala dell’Orfeo” con il gruppo marmoreo del 1898, fino alla “Sala degli Angeli”, ciascuna dedicata a una fase o soggetto emblematico dell’artista.
Sono esposte in tutto 71 opere, che rappresentano circa la metà dell’intera produzione artistica di Tripisciano, tra gessi, marmi e bronzi.

Storia e valore culturale del Museo a Caltanissetta

Il museo è stato inaugurato nel 2010, collocando un’imponente collezione originariamente custodita nel suo studio romano nelle sale di Palazzo Moncada e gestita dalla Pro Loco locale.
Michele Tripisciano (Caltanissetta, 13 luglio 1860 – 21 settembre 1913) fu uno scultore di respiro nazionale, consacrato a Roma e noto per monumenti celebrativi e opere di alto rigore classico; ottenne riconoscimenti come la Croce di Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e fu membro dell’Accademia di San Luca.
Il museo rappresenta un unicum in Italia: conserva la quasi totalità del lavoro preparatorio di uno scultore, offrendo un insight raro sui processi creativi e le tecniche artigianali di fine Ottocento.

Curiosità

Alcuni di queste opere sono state giudicate da Vittorio Sgarbi come un “gioiello unico nel panorama italiano”, in quanto documentano pezzo per pezzo l’evoluzione artistica di un grande scultore neoclassico.

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