Gela. L’idillio politico tra l’Udc e il sindaco Lucio Greco è quasi conclamato. La scelta del gruppo centrista, che in città si rifà al consigliere comunale Salvatore Incardona, ha portato linfa politica ulteriore all’avvocato. L’Udc, con l’assenso dei vertici regionali, è in maggioranza e Greco potrebbe anche dire sì ad un assessorato. “La nostra uscita dalla coalizione di centrodestra è stata sostenuta dai vertici del partito – dice Incardona – l’assessore regionale Domenico Turano, in prima persona, sta seguendo da molto vicino l’intera situazione. L’Udc ritiene fondamentale l’esperienza di Gela. Un assessorato? Se il sindaco dovesse chiedercelo, noi siamo pronti a dare un contributo”. Negli ultimi giorni, le quotazioni dell’Udc in giunta stanno salendo e anche Incardona è consapevole che dalla giunta bis potrebbe passare gran parte del destino politico dell’intera intesa. “Abbiamo dato fiducia al sindaco e stiamo condividendo il suo progetto – continua – credo che possa nascere un modello Gela. Abbiamo già portato risultati concreti sul suo tavolo. Non solo l’assessore Turano, ma anche l’assessore Alberto Pierobon guarda con molto interesse a Gela. Parliamo di settori strategici per la città. Lo sviluppo economico, il Patto per il Sud e ancora le vicende acqua e rifiuti. Il modello Gela è credibile”. Greco, negli scorsi giorni, ha incontrato i vertici regionali del partito. Le consultazioni con l’Udc le ha fatte direttamente a Palermo e non sembra un caso. Il coordinatore cittadino Salvatore Incardona e quello provinciale Silvio Scichilone hanno deciso di stare con la maggioranza del sindaco e ora potrebbe aprirsi la porta della giunta. Un protagonismo politico che però sta creando diversi fronti, almeno nella coalizione “arcobaleno”.
Pd e Forza Italia, partiti che hanno appoggiato Greco già prima delle urne, non ci stanno a vedersi superare nelle scelte dai centristi. La rottura tra il sindaco e Forza Italia potrebbe essere ormai irreparabile. Il capogruppo consiliare Luigi Di Dio ha detto no al “progetto Greco” e alle mani libere chieste dall’avvocato nelle scelte da effettuare. Il deputato regionale Michele Mancuso, per ora sta in silenzio, ma anche lui si sentirebbe tradito dal sindaco e la scissione potrebbe essere dietro l’angolo. I dem, seppur meno plateali, stanno attendendo, sapendo che molto probabilmente non ci sarà il secondo assessorato e che invece la compagnia “civica” (con le possibili nomine in giunta di Giuseppe Licata e Cristian Malluzzo), insieme all’eventuale assessore in quota Udc, potrebbe ridimensionare il peso del Pd in municipio. Nessuno, nelle segreterie dem e di Forza Italia, se la sente di escludere l’extrema ratio del ritiro degli assessori. Sarebbe una specie di sfiducia a Greco. Le prossime ore saranno decisive, anche perché il sindaco vorrebbe chiudere con la nuova giunta entro lunedì, avendo anche ricevuto le dimissioni dell’ormai ex assessore Florinda Iudici. Il segretario dem Peppe Di Cristina, la prossima settimana, convocherà la direzione del partito; lunedì, invece, i forzisti dovrebbero decidere sulla loro permanenza in giunta.
Il sindaco Greco decida in autonomia e così fa’ valere il suo ruolo. Sindaco, un consiglio: chi vi vuole stare ci sta, scelga Lei è vada avanti, questo è il carattere autorevole che vogliamo per la città e non si faccia intimorire. Buon lavoro sindaco.