Gela. Ex conviventi contro e una lunga scia di minacce e violenze, anche all’interno del pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele. I pm della procura hanno chiuso le indagini contro cinque persone, tutte accusate di atti di violenza reciproci. La scintilla che avrebbe infiammato gli animi sarebbe da rintracciare nel fatto che l’ex convivente avesse posto il veto a qualsiasi incontro tra il figlio e il padre, con il quale la relazione era ormai conclusa. Una tensione costante che avrebbe condotto a minacce e aggressioni. Addirittura, la donna sarebbe arrivata a spegnere una sigaretta sul mento della sorella dell’ex compagno.
La famiglia dell’uomo, però, avrebbe risposto, sempre con minacce e aggressioni. Tra le accuse mosse ad almeno due indagati, le offese a due carabinieri, intanto intervenuti per sedare gli animi. L’avviso di chiusura delle indagini è stato notificato ai difensori dei cinque, tra questi l’avvocato Angelo Cafà, e i pm potrebbero a breve chiedere il processo.