"Tumore al seno non solo femminile", per sfatare i tabù sulla patologia
Il convegno voluto da commissione e assessorato
Gela. Si è tenuto nella chiesa di San Giovanni il convegno “Tumore al seno non solo femminile”, promosso dalla Commissione Servizi Sociali e Pari Opportunità, presieduta da Lorena Alabiso, con il supporto dell’assessore ai servizi sociali Valeria Caci e in collaborazione con la Fondazione Airc sezione di Gela. L’incontro ha voluto sensibilizzare la cittadinanza su una tematica ancora troppo spesso considerata solo al femminile, attraverso un dialogo tra istituzioni e ricerca scientifica. Un tema delicato, spesso affrontato con troppi tabù, è stato al centro del convegno, che ha trasformato per un pomeriggio la chiesa di San Giovanni in un luogo di ascolto, riflessione e conoscenza condivisa. Sfatare il pregiudizio che il tumore al seno sia un problema esclusivamente femminile e diffondere una maggiore consapevolezza sui fattori di rischio, la prevenzione e le possibilità di diagnosi precoce anche per gli uomini, era questo uno degli obiettivi. A offrire contributi scientifici sono stati la dottoressa Laura Ottini, ricercatrice Airc, il dottore Giuseppe Di Martino e il dottore Roberto Valenza, che con competenza e sensibilità hanno guidato i presenti in un percorso di conoscenza e speranza. La dottoressa Ottini ha sottolineato come “la ricerca scientifica non si ferma mai e continua a regalarci nuove chiavi di lettura per comprendere meglio questa malattia, che può colpire anche gli uomini, seppure in percentuale minore”. Il dottore Di Martino ha invece ricordato che “il primo passo per salvare vite è parlarne, abbattere i muri della vergogna e della paura, perché la diagnosi precoce resta l’arma più potente che abbiamo”. A chiudere gli interventi, il dottore Valenza ha offerto un punto di vista umano oltre che professionale. “Ogni paziente è una storia, e dietro ogni storia c’è una battaglia che merita rispetto, attenzione e sostegno”, ha detto. L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla Commissione servizi sociali e pari opportunità e dall’assessorato ai servizi sociali, che hanno dimostrato ancora una volta quanto la collaborazione tra istituzioni, sanità e mondo della ricerca possa tradursi in momenti di autentica crescita collettiva. Il presidente Lorena Alabiso ha espresso soddisfazione per la partecipazione e l’interesse suscitato. “Abbiamo voluto lanciare un messaggio di inclusione e consapevolezza: la salute non ha genere, e la conoscenza è la chiave per vincere la paura”, ha sottolineato. Anche l’assessore Valeria Caci ha ribadito l’importanza di queste iniziative. “Quando la comunità si unisce intorno a temi come questo, si genera un valore che va oltre l’informazione: è un atto di cura verso sé stessi e verso gli altri”, è intervenuta. L’evento si è concluso con un applauso corale, segno tangibile dell’emozione e della gratitudine dei presenti. Un momento di scienza, ma anche di umanità e speranza: perché solo conoscendo e condividendo si può davvero cambiare la cultura della prevenzione.
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