Tulipani per dire grazie ai medici del reparto Covid. “Ho avuto paura ed oggi dico: vaccinatevi”

 
0

Gela. Una composizione di tulipani per dire grazie al personale medico del reparto Covid dell’ospedale Vittorio Emanuele. L’ha fatta recapitare uno dei tanti pazienti che per due settimane ha dovuto combattere il virus che si era pericolosamente insinuato nel corpo.

La paura che ti assale perché un sintomo che appare leggero diventa sempre più pesante e ti costringe a respirare con l’ausilio dell’ossigeno artificiale. Nulla che si sarebbe mai aspettato Emanuele Sacco, 50 anni, che ha voluto raccontare la sua storia. Molti lo conoscono in città perché è un cittadino battagliero, una sorta di difensore civico dell’ambiente. Insieme ad altri amici e del comitato di quartiere Ospizio Marino ha ridato decoro al suo rione e segnalato decine di discariche, operando in prima personale per rimuovere rifiuti ed erbacce.

Al covid non ci pensava proprio, né si era vaccinato. Non era convinto. Una scelta che aveva coinvolto tutta la famiglia (moglie e figlia).

La prima a contagiarsi è stata la figlia, poi la moglie, infine lui. Inizialmente asintomatico, poi l’affanno, le difficoltà respiratorie, la febbre e l’affaticamento lo hanno costretto al ricovero in ospedale. Una settimana al Vittorio Emanuele ed un’altra al Sant’Elia.

“Sono stati giorni difficili ed ho vissuto in prima persona come questo virus sia subdolo e possa mutare velocemente – racconta da casa, dove è tornato a curarsi – voglio però ringraziare il personale medico del reparto Covid di Gela per gratificarli del loro lavoro ma soprattutto dell’umanità mostrata sul campo”.

Anche la fede in Dio lo ha aiutato tanti e la sua comunità evangelica ha pregato tanto per lui. Ed oggi Emanuele, che lentamente sta riprendendosi, vuole lanciare un suo personale appello.

“Il mio invito è quello di vaccinarsi – dice – quando ero ricoverato oltre il 90 per cento dei posti letto era occupato da persone come me non vaccinate. Si, ammetto di aver cambiato idea e oggi ritengo sia giusto e necessario farlo per proteggere noi stessi e gli altri”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here