Gela. Non lo vedremo in panchina a fumare nervosamente una dietro l’altra sigarette. Non conosce il nome dei giocatori che scenderanno in campo ma siamo certi che si informerà quantomeno sul risultato. Domenica pomeriggio il Gela calcio tornerà a giocare.
Il proscenio è quello della Terza categoria. Debutto a Giarratana domenica 26 novembre, esordio interno al Mattei sabato 3 dicembre contro il Donnalucata. Il presidente Angelo Tuccio ha affidato il Gela nelle mani di Antonio Alabiso, responsabile amministrativo della società. La parte tecnica la gestirà totalmente il Real Gela, società che cura in maniera scrupolosa il settore giovanile. Il patron del Gela ribadisce ancora una volta i motivi della scelta. “C’era un blasone che non doveva scomparire – dice – 17 anni di professionismo e 20 di dilettantismo ad alti livelli non potevano essere cancellati. Anche perché vorrei sempre ricordare che in caso di fusione con un’altra società per un eventuale ripescaggio il Gela non avrebbe alcuna concorrenza”.
“C’è poi un aspetto finanziario da non sottovalutare – sottolinea – ho in corso dei rapporti finanziari con la LegaPro per cui era indispensabile che il Gela continuasse a vivere. E poi l’idea di un fallimento non mi andava giù. Legalmente il Gela continuerà ad esistere”.
Non le fa rabbia non vedere il suo Gela in Prima divisione?
“Certo che mi fa rabbia, ma credo che siamo rimasti in pochi ad arrabbiarsi – commenta amaramente – in questa città siamo bravi ad autodistruggerci e siamo riusciti in questa impresa con un gioiello. Bisogna chiedersi perché si è arrivati a questo”. L’ultima battuta spetta all’Atletico Gela, che in Promozione sta facendo tornare la voglia di calcio. “Sono contento perché quasi tutti i ragazzi sono cresciuti nella nostra Berretti. Faccio un in bocca al lupo a Dario Di Dio. Sta lavorando bene e gli auguro le migliori fortune”.