Enna. Ancora una volta la rete delle presunte compensazioni fiscali indebite segna un ulteriore passo investigativo. Sono diciassette gli imputati davanti al gup del tribunale di Enna, compresi due gelesi. E’ partita l’udienza preliminare che tocca anche contestazioni legate a presunte violazioni sulla presentazione di documentazione contabile. E’ però il sistema delle compensazioni, secondo gli investigatori, ad aver fatto da tramite fra operatori del settore e imprenditori, anche del nord Italia. Una rappresentazione di continue operazioni condotta, più volte, anche dalla procura locale. Pure nel caso del procedimento portato avanti dai pm di Enna sono tanti i presunti capisaldi di un meccanismo teso a raggirare l’erario, favorendo aziende con pendenze tributarie. Tra i coinvolti, inoltre, alcuni cittadini pakistani.
Le accuse vengono mosse a Massimiliano Mangione, Giovanni Interlicchia, Luigi Bonanno, Giovanni Guardiano, Antonio Alessi, Giuseppe Arabia, Matteo Collura, Rosario Catalano, Imran Rome, Asghar Ali, Naveed Iqbal, Mauro Regazzoni, Giuliano Pesenti e Cristina Regazzoni. In aula, si tornerà ad aprile del prossimo anno. Gli imputati sono difesi dai legali Elvira Gravagna, Sinuhe Curcuraci, Vittorio Chiummo, Danilo Tipo, Ernesto Pino, Angelo Cafà, Sandro Gallusi, Giovanni Battista Notturno, Erica Guastoldi, Rosario Prudenti, Mauro Di Natale e Bartolomeo Falcone.