Gela. A sette anni dall’arresto, il suo caso è ritornato davanti al giudice dell’udienza preliminare Paolo Fiore. Il quarantasettenne Antonio Schembri ha patteggiato la condanna ad un anno e sei mesi di reclusione. Un verdetto giunto dopo che il suo difensore di fiducia, l’avvocato Maurizio Scicolone, ha avanzato la proposta. Schembri venne fermato dai poliziotti del commissariato che lo trovarono in possesso di circa cinquanta grammi di eroina. La droga era nascosta negli slip. Dopo una prima condanna a quattro anni di reclusione, la difesa ottenne l’annullamento del verdetto dai giudici della Corte di appello di Caltanissetta, che riscontrarono un vizio procedimentale.
Gli atti, così, sono ritornati ai pm della procura gelese. Il difensore ha fatto leva sullo scarso contenuto di principio attivo, riscontrato nella droga sequestrata e sul fatto che non fosse destinata allo spaccio ma al consumo personale.