Gela. La scadenza originaria del contratto non verrà rispettata: troppi ritardi nella definizione di diverse pratiche di sanatoria edilizia hanno costretto i tecnici del settore territorio ad optare per una proroga del rapporto con gli operatori della società modenese Politecnica.
Così, il contratto è stato prolungato per altri sei mesi, fino al febbraio del prossimo anno. Una scelta quasi obbligata. Se, infatti, a Palazzo di Città, si fosse deciso di dire basta, non sarebbero mancati i problemi legati all’incameramento delle somme derivanti dagli oneri pagati dai cittadini intenzionati ad ottenere la sanatoria edilizia di immobili abusivi.
In base ad alcune note già inviate dai tecnici della società modenese ai colleghi di Palazzo di Città, i motivi principali del ritardo sarebbero da imputare all’eccessiva lentezza dimostrata, anche a livello regionale, nella definizione delle pratiche di molti immobili abusivi realizzati in aree sottoposte a vincolo.
I maggiori dubbi, secondo le indicazioni contenute nella documentazione relativa al caso, sarebbero emersi intorno alle pratiche aperte per diversi immobili costruiti lungo la fascia del cimitero monumentale di Caposoprano. Inoltre, i tempi si sarebbero fatti ancora più lunghi a causa di attività, svolte dagli operatori della Politecnica, ma non previste nell’iniziale capitolato d’appalto. Davanti a questi impedimenti, i funzionari del settore comunale territorio hanno deciso di prorogare il rapporto con la Politecnica.
Di conseguenza, la data di scadenza del contratto si sposta fino a febbraio del prossimo anno. In attesa, ovviamente, che l’intera mole di lavoro possa essere effettivamente conclusa.
In ballo, per le casse comunali, ci sono gli introiti derivanti dalle sanatorie edilizie.