Gela. Il campanello di emergenza in dotazione alle stanze di degenza non funziona. Il guasto tecnico che investe tre unità operative è stato denunciato dai pazienti ricoverati nelle unità operative di Chirurgia, Ortopedia e Ostetricia.
“Siamo costretti a urlare – accusa Rocco Samparisi di 87 anni, ricoverato in Chirurgia – per chiedere l’intervento del personale medico e paramedico. La professionalità e gentilezza non basta a sopperire al guasto tecnico”.
Tra di loro ci sono pazienti allettati. Ieri, il disagio è sfociato in una lite verbale contro gli incolpevoli infermieri. “Sono stato ricoverato venerdì scorso – aggiunge Giuseppe Quattrocchi, 47 anni – Ho chiesto informazioni al personale, ma la risposta è sempre la stessa. Il guasto è stato segnalato diversi mesi fa ai responsabili del presidio ospedaliero”.
Il direttore del presidio ospedaliero, Luciano Fiorella ha assicurato che “erano state avviate le procedure e da un momento all’altro i campanelli saranno ripristinati”.
La segnalazione arriva a distanza di poche ore dalle accuse di inefficienza che la commissione Sanità del Comune e, successivamente, le organizzazioni sindacali mediche del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” hanno indirizzato ai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale retta dal commissario Giorgio Santonocito e all’assessorato regionale Sanità. Lamentato “ricadute sui livelli di sicurezza per la tutela della salute e della vita dei cittadini” e, contestualmente, sollecitano l’avvio di un tavolo tecnico per avviare un percorso di rilancio della sanità locale.
La commissione Sanità, presieduta da Crocifisso Napolitano, ha voluto replicare anche ai rappresentanti delle organizzazioni mediche sindacali, Giampaolo Alario (Anaao Assomed), Carmelo Orlando (Cgil medici), Giuseppe Caccamo (Aaroi Emas), Salvatore Loggia (Gimo), Giovanni Di Vita (Cisl medici), Rosario Ferrara (Fesmed).
”Abbiamo avviato un percorso in tempi non sospetti – spiega la commissione Sanità – non sottraendoci alle necessità per migliorare i servizi, ascoltando le lamentele dei cittadini. Prima col commissario dell’Asp, Vittorio Virgilio, adesso con Giorgio Santonocito, abbiamo denunciato 22 elementi di disfunzione del servizio sanitario”.