Gela. Confermate le condanne imposte al cinquantunenne Salvatore Adamo e al ventisettenne tunisino Slim Belazrag.
Il ricorso in Cassazione. Entrambi erano già stati condannati, sia in primo che in secondo grado, con l’accusa di essere dietro ad un vasto giro di droga sull’asse che congiunge Gela all’area del ragusano. Per questa ragione, i difensori di fiducia, gli avvocati Carmelo Tuccio e Santino Garufi, hanno presentato ricorso davanti ai giudici romani della Corte di Cassazione. I poliziotti del commissariato di via Zucchetto e quelli di Niscemi li arrestarono dopo averli fermati a bordo di una Citroen Xsara. Nel doppio fondo della vettura, vennero trovati trentotto chili di hashish. Nei precedenti gradi di giudizio, era arrivata per entrambi la condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione. Per gli stessi fatti, la condanna è stata emessa ai danni di un altro giovane tunisino, Salem Ben Gala, ritenuto il tramite con gli spacciatori locali. Avrebbe fornito circa cinque chili di hashish a Simone Alario e Gianluca Cardizzone, a loro volta arrestati dai poliziotti di Gela lungo la statale 115 Gela-Vittoria. I difensori hanno contestato non solo l’ammontare delle pene emesse ai danni degli imputati ma anche la ricostruzione d’accusa, sottolineando il ruolo non decisivo avuto dai due imputati nel vasto traffico di droga scoperto dagli inquirenti. I giudici romani, però, non hanno accolto i ricorsi.