Gela. Una piantumazione di 300 alberi di paulownia per abbattere le emissioni di Co2 nell’area industriale di Butera. A regime gli alberi saranno 500. Il progetto “Un albero per la vita” nasce dalla tesi sperimentale di Daniele Curcuruto, studente della facoltà di Economia di Catania, che ha scelto di affrontare il tema della sostenibilità così da poter contribuire al rilancio del proprio territorio. Un’iniziativa che ha subito trovato riscontro presso l’azienda Chimera che, da sempre attenta alla sostenibilità ambientale, ha sin da subito mostrato interesse dando disponibilità a collaborare. “Avevo necessità di avere un’azienda come campione di studio per poter portare avanti un progetto di economia circolare applicabile al territorio di Butera – afferma l’autore della tesi, Daniele Curcuruto – L’obiettivo del progetto era di rilanciare Butera mediante un’iniziativa economica. Quest’anno, con l’imprenditore Filippo Chimera – continua Curcuruto – ci siamo programmati di attuare il primo bilancio socio-ambientale proprio per differenziarci nel territorio ed incanalare un’idea di sostenibilità e rispetto dell’ambiente”. L’idea di Daniele e l’etica dell’azienda Chimera si fondono in un connubio perfetto in grado di concretizzare sul territorio i concetti di sostenibilità e rispetto dell’ambiente dei quali, soprattutto negli ultimi anni, si è ampiamente discusso.
L’azienda Chimera, avviato il progetto, palesa anche l’obiettivo di coinvolgere nel progetto altre aziende così da diffondere su tutto il territorio una soluzione per poter abbattere le emissioni di Co2 in atmosfera. “Abbiamo acquistato i semini di paulownia direttamente dal Giappone oltre ad alcune piante già grandi e ci stiamo preparando alla piantumazione che sarà effettuata nel mese di ottobre – dichiara l’imprenditore, Filippo Chimera – Questo progetto sarà offerto non solo alle pubbliche amministrazioni, ma anche a tutte quelle aziende che vorranno diventare sostenibili nei fatti”. La scelta della paulownia, per nulla casuale, mostra vantaggi sotto tanti punti di vista e soprattutto rappresenta una valida alternativa all’intensiva piantumazione boschiva. “Abbiamo deciso di piantumare questo albero perché oltre ad essere una pianta antismog che porterebbe l’azienda ad una decarbonizzazione totale – spiega Daniele Curcuruto – consentirebbe anche di vendere aria pulita. Inoltre, potendo crescere per cinque cicli dalle stesse radici, risulta utilissima per la biomassa”. Alla presentazione del progetto era presente anche il sindaco di Butera, Filippo Balbo, che ha mostrato orgoglio e soddisfazione nei confronti di Daniele Curcuruto in quanto, attraverso la stesura della sua tesi, ha offerto alla sua città una valida iniziativa per rilanciare economicamente il territorio. “È un progetto che inizia nel nostro territorio e che darà risultati molto importanti per l’abbattimento delle scorie atmosferiche – afferma il sindaco Filippo Balbo – È un’iniziativa che accogliamo con grande piacevolezza e tanto orgoglio e che cercheremo di portarla avanti e di diffonderla nei territori limitrofi”.
I miei complimenti vanno oltre che all’ amministrazione di Butera anche ai diretti interessati, ricchi di buona volontà e conoscenza tecnica in merito all’economia circolare. Aggiungo nel mio povero: che le piante di paulowia producono un buon legno, utile e versatile per il lavorato oltre che per le biomasse.