Gela. Le accuse nei confronti del ventiseienne Guido Legname vanno riformulate. Tre coetanei presi di mira. Sono cadute, infatti, le contestazioni che hanno portato a processo il giovane, ritenuto responsabile di furto e tentata rapina. In base a quanto ricostruito dai magistrati e dagli agenti di polizia del commissariato, Legname, un anno fa, avrebbe preso di mira tre coetanei nella zona di Macchitella, facendosi consegnare denaro e uno smartphone. In aula, però, sono venuti a mancare gli elementi per sostenere gran parte della accuse. Il pm Pamela Cellura, alla fine, ha chiesto la condanna ad un anno di reclusione solo per l’ipotesi di furto. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Dalila Di Dio, ha sottolineato proprio l’assenza di elementi per poter giustificare le accuse mosse. Il giudice Lirio Conti, così, ha disposto la trasmissione degli atti ai pm della procura proprio per rideterminare l’eventuale capo di imputazione.